A fine primavera inizio estate le piante d’appartamento attraversano un periodo di grande rigoglio vegetativo. Essendo in vaso e avendo poco terreno a loro disposizione, vanno innaffiate molto e in modo corretto a seconda della specie.
Qualità e quantità
- Per tutte le piante è necessario utilizzare acqua di buona qualità, possibilmente piovana o acqua del rubinetto lasciata riposare almeno 24h nell’annaffiatoio
- Bisogna bagnare molto il terreno fino alla fuoriuscita dell’acqua nel sottovaso
- Se il terreno non lascia filtrare bene l’acqua, riempire direttamente il sottovaso ed eliminare dopo un paio d’ore i residui onde evitare ristagni idrici.
- Annaffiare le piante quando il terriccio incomincia a seccarsi al tatto e a staccarsi dalle pareti del vaso.
- Alcune specie come il papiro, la calla e l’ortensia, richiedono grandi quantità di acqua.
- Tutte le cactacee, hanno la necessità, durante il periodo estivo, di piccole dosi di acqua ed è necessario aspettare che il terreno sia totalmente asciutto prima di irrigare nuovamente.
- L’acqua deve filtrare correttamente dai buchi di drenaggio onde evitare accumuli idrici e successive marcescenze.
Per immersione
Se la chioma della pianta è molto ampia con fiori e foglie e non potete annaffiare dall’alto, si procede con innaffiatura per immersione. Utilizzare un recipiente di grandi dimensioni, inserirvi il vaso e riempire d’acqua fino a un paio di cm dal bordo del recipiente. Lasciare il vaso in immersione alcune ore ed infine scolare il vaso prima di riporlo a posto.
Il momento giusto
Le piante vanno annaffiate preferibilmente al mattino o alla sera per evitare sbalzi termici ed evaporazioni troppo intense. Se la pianta è esposta ai raggi di sole diretti, meglio annaffiare alla sera per evitare l’effetto lente che brucia le foglie. Se il clima è molto caldo, vaporizzare la chioma delle piante con nebulizzatore riempito di acqua meglio se demineralizzata per evitare di macchiare le foglie.