Come sappiamo, a causa dell’emergenza sanitaria che ha segnato tutto il mondo nel corso di quest’anno, sono stati istituiti diversi bonis e sgravi fiscali allo scopo di incentivare le economie nazionali e concedere un po’ di respiro ai clienti, vessati dalle difficoltà economiche. Uno tra questi bonus è quello relativo all’arredamento e all’acquisto della mobilia per le nostre case. Qui di seguito, troverete tutte le informazioni utili per godere di questa detrazione fiscale, che è pari al 50% dell’IRPEF.
Cos’è il bonus arredamento
Il bonus in questione corrisponde alla detrazione Irpef del 50% che viene riconosciuta ai contribuenti per le spese di acquisto di mobili ed elettrodomestici finalizzati all’arredo di immobili oggetto di lavori di ristrutturazione edilizia. Questo bonus correla con quello della ristrutturazione ma con una specifica: è sempre necessario dimostrare che la ristrutturazione sia iniziata prima dell’acquisto dei mobili.
A chi spetta il bonus
Salvo novità dell’ultim’ora, sarà possibile fruire della detrazione del 50% per l’acquisto di arredi o elettrodomestici in immobili oggetto di ristrutturazioni dal 1° gennaio 2019.
In linea di massima, la detrazione verrà applicata solo all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni).
La detrazione dovrà essere richiesta durante la compilazione della dichiarazione dei redditi e dovrà essere ripartita tra gli aventi diritto. Non verrà riconosciuta e saldata in un’unica quota, ma in dieci quote annuali di uguale importo. L’importo massimo su cui verrà calcolata è di 10.000 euro. Tuttavia, un contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità abitative avrà diritto al beneficio più volte, quindi la quota massima di 10.000 euro è da intendersi a singola unità immobiliare e non a singolo contribuente.
Bonus arredamento: quali interventi danno diritto ad usufruirne?
L’Agenzia delle Entrate ha deciso di fornire ai cittadini una lista esemplificativa delle operazioni e degli interventi di manutenzione, successivamente alle quali si acquisisce il diritto a godere della detrazione fiscale promossa dal bonus arredamento. Qui di seguito troverete un riassunto dei beni acquistabili con il bonus:
- mobili e arredi: ad esempio l’acquisto di letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, ma anche di apparecchi di illuminazione e luci esterne;
- elettrodomestici appartenenti ad una classe energetica non inferiore alla A+(al massimo A per i forni): come ad esempio frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, robot da cucina, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Come detto poco fa, però, il bonus è ottenibile anche per interventi di manutenzione o ristrutturazione delle unità abitative; questi interventi comprendono:
- manutenzione straordinaria, compreso il restauro e risanamento conservativo, la ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti o su parti comuni di uno stesso condominio o complesso abitativo. Al contrario, tutti i lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti, quali potrebbero essere la tinteggiatura di pareti e soffitti, la sostituzione di pavimentazioni di vecchia data, la sostituzione di infissi esterni o interni, il rifacimento di intonaci interni o pareti, non danno diritto ad usufruire del bonus;
- ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza, in seguito ad alluvioni, tempeste, terremoti o calamità naturali come trombe d’aria e simili;
- restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
Infine, è fondamentale ricordare che per ricevere il bonus arredamento occorre pagare esclusivamente tramite bonifico o carte.